Era il 1946 quando nonno Domenico torna finalmente a casa dopo cinque anni di guerra a Udine. Aveva nelle sue mani un bellissimo mestiere: quello di orafo, imparato dal maestro Trapani suo zio.
L’entusiasmo era davvero tanto, i soldi purtroppo troppo pochi. Appassionato di lirica (era un discreto baritono) iniziò ad attirare i suoi primi clienti cantando “Cavalleria Rusticana” e “pagliacci”. A queste sue doti canore si unirono una buona dose di professionalità e un modo di fare accattivante, che alcuni vecchi clienti ricordano ancora.
Erano gli anni del boom economico quelli, la Gioielleria Irrera prese il volo! Da allora (era il 1950!) una famiglia molto unita che lo ha sempre sorretto e un amore per questa meravigliosa arte orafa, sono stati il segreto del suo indiscusso successo.
Tutto il resto è storia, una bellissima storia che ci ha portato fino ad oggi. E oggi, che siamo già arrivati alla terza generazione e si intravedono i germogli della quarta, resta sempre impresso nelle nostre menti un importante insegnamento di nonno Domenico:
“Acquistate solo il meglio anche se più caro, non ve ne pentirete mai.”